Trekking del Perugino 2018 – Il racconto

Resoconto trek del Perugino dal 27 al 31 dicembre 2018

Il trek del Perugino si è concluso in modo giocoso e ridente il 31 dicembre 2018. Al di là della partecipazione sempre folta che ci fa molto piacere costatare, il tentativo era quello di misurarsi quotidianamente con il camminare in questi luoghi e comprendere quali potessero essere le sensazioni e le emozioni ricavabili da una simile esperienza di viaggio a piedi. Ebbene alla fine possiamo affermare che il percorso è sicuramente molto godibile; poi se l’itinerario tracciato viene percorso mantenendo la suddivisione delle cinque tappe proposte la fatica risulta ben distribuita. Il tempo,poi, ci ha assistito; non abbiamo preso acqua anche se per due giorni abbiamo avuto, per diverse ore, la compagnia della nebbia. Abbiamo potuto comunque, anche se per poche ore, avere l’ebbrezza di camminare al di fuori di quella densa foschia. Lungo questo itinerario è il paesaggio che l’ha fatto da padrone e si comprende per quale motivo questa matrice sia presente quasi sempre nelle tele o negli affreschi di Pietro Vannucci detto il “Perugino “. Come non ricordarsi delle profondità visuali e delle diverse prospettive sul Lago Trasimeno, sulla vallata del Nestore e su gran parte dell’Umbria, una parte della Toscana sino a guardare sullo sfondo la catena dei Sibillini, dei monti della Laga, del Terminillo e del Gran Sasso nelle giornate terse e limpide. I piccoli borghi sono stati poi l’altro elemento cardine di questo nostro peregrinare ed andare a zonzo. Infatti come non ricordarsi dei tanti borghi attraversati che rappresentano anch’essi la natura antica ed autentica di questa parte di Umbria. Comunque la vera essenza di questa esperienza la si è potuta vivere in alcuni momenti di convivialità serali od incontri fatti lungo la via che sono state le piccole gemme di questo nostro viaggiare semplice. Basta poco per fare scoccare la voglia di condivisione dell’esperienza come ad esempio brevi fermate nei bar a fine giornata o soste nelle botteghe che sono state altre occasioni di incontro. Ci si è potuto divertire a cucinare ed a fare festa insieme presso l’abbazia dei Sette Frati, vivere l’accoglienza silenziosa ma ricca di suggestione di Eugen presso l’antica scuola di Greppolischieto, assaporare l’accoglienza simpatica di Suora Angelica e delle altre tre sorelle sorridenti della casa di accoglienza di Città della Pieve. Infine è stato divertente incontrare Enrico che ci ha guidato a Monteleone di Orvieto, Alessandro e Gerda che, dopo pochi attimi di confronto scherzoso, hanno deciso di passare con noi il capodanno o infine apprezzare la bella cena nel raccolto bistrot del Duca di Città della Pieve. Questa volta, per varie ragioni, non abbiamo visitato la chiesa di Fontignano o visto l’affresco del martirio di San Sebastiano a Panicale , non abbiamo potuto visitare il museo paleontologico di Pietrafitta o il museo del vetro di Piegaro ma ci siamo consolati con l’Adorazione dei Magi di Santa Maria dei Servi e le tele del Duomo di Città della Pieve. Insomma sono stati 105 km. intensi e siamo pronti a riproporre prossimamente questo cammino per poterlo compiere in vostra compagnia.

 

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