Trekking del Trasimeno 2019 – Il racconto

Eccovi il pensiero sul Trasimeno scaturito dal trek del Trasimeno dal 25 Aprile al 1 Maggio 2019


Trekking de Trasimeno dal 25 aprile al primo maggio 2019
Questa volta non voglio fare una cronaca sulle singole giornate di cammino e sulle emozioni ricavate durante il viaggio, anche se ci sarebbe molto da raccontare in fatto di interazione del gruppo. I partecipanti cambiavano ed era interessante, per me,cercare di comprendere la dinamica relazionale che si riusciva ad instaurare ogni giorno. Risulta, infatti, assai piacevole osservare la strana chimica tra partecipanti consolidati e nuovi che si aggregavano ogni giorno; malgrado ciò, la piccola comunità riusciva ad adattarsi alle diversità mantenendo l’essenza di una comunità viaggiante coesa, ridanciana e protesa al “divertissement” salutare. È come se le caratteristiche delle singole partecipazioni riuscivano a cogliere l’essenza dell’esperienza ed a compenetrarsi, fin da subito, con essa lasciandosi trascinare dalla sua indole di sintonia, intesa e complicità. Certamente, il territorio che si attraversa, il suo modo di esprimersi e gesticolare è parte integrante e fondante di questo processo. Ed è per questo che viene di declinare questo pensiero dedicato al Trasimeno a mo’ di ringraziamento per tutti i compagni di viaggio!



“ Trasimeno è bellezza intrisa di tante visioni da “découvrir”,
Trasimeno è esperienza da vivere, da degustare in compagnia dei nostri sensi.
Là vi è un’armonia diffusa dalla delicata leggerezza; poi è come fosse tutt’un dipanarsi sino a divenire tenerezza cangiante dalle tenue tonalità.
È proprio in quell’attimo fuggevole che il nostro scrutare si eleva a paesaggio “pittato”. Il Trasimeno sa anche essere fonte di un’energia in divenire ed è proprio bello lasciarsi trascinare da quel suo vortice di intima volatilità.

La prima volta, questo spettacolo ebbi la fortuna di apprezzarlo tanti anni fa.
Poco più di 50 anni sono passati, a dire la verità, e rimasi, fin da subito, come incantato! Ero bambino e venivo in vacanza dalla malinconica piovosità delle Ardenne Francesi. Mi ricordo ancora come fosse adesso! Era un pomeriggio solare, bello nitido e quella visione mi diede, malgrado il calore a cui non ero abituato, un senso di “frescura dentro”. Ebbene, questo sentire, ormai, alberga dentro. Feci un sorriso e fu amore a prima vista.

Stavo in una di quelle macchine Americane degli anni cinquanta; era una Ford Zodiac, le cui ali posteriori affusolate, sembrava volessero come prendere il volo malgrado la stazza imponente del veicolo. Insomma, allora avvolto e protetto dal pellame rosso granato di quel sedile, la visione di quell’azzurro, attorniato da verde e marrone, mi prese dentro ed immediatamente sentii di stare come a casa mia. Questo è per me il Trasimeno.
Certo non vi sono nato ma ciò non impedisce di amare un luogo profondamente; e ciò va al di là del significato visivo originario. Anche se un giorno starò lontano da qui e/o nell’etereo divenire delle cose e situazioni, questa visione, ormai, rimarrà dentro e non verrà mai persa di vista.
È divenuta parte integrante di un modo di essere e gironzolare, intento a cercare di comprendere il perché, oggi, si stia, proprio qui, a camminare insieme. Ciascuno ha sicuramente le proprie ragioni ed è come se un crogiolo di volontà riuscisse a condensarsi in un’alone di energia elettromagnetica ed onde visive che si cercano. Si palesa una strana chimica comportamentale, fatta di sguardi che si scrutano, divenendo, essa stessa, paesaggio emozionale di una piccola comunità di viaggio.
Chissà se tutto ciò porterà ad una maggiore comprensione del proprio percorso di vita o, comunque, se tale contesto porterà ad arricchire il mondo interiore di ciascuno.
Questo esercizio è un pò come fosse lo specchio di casa, di un senso di appartenenza che riesce ad andare oltre.
Ora il Trasimeno è, per me, come un campo di mughetto in fiore nei boschi della “Garenne” dalle parti di Sedan. Ero,allora, piccolo ma quella visione di purezza e bellezza estemporanea da non dover calpestare ma solo da raccogliere in un piccolo bouquet, pervade ancora dentro.
Alla fine, malgrado l’esser nato altrove e provenire da luoghi lontani, il Trasimeno è un pò come fosse il focolare del nostro piccolo ed intimo cosmo visivo!
Forse adesso si capirà perché non ci si stancherà mai di andare su e giù per questi lidi collinari. Fosse anche alba o tramonto del nostro vivere.
Alla fine sarà proprio grazie a questo vagare lento che si potrà approdare alla meta e sarà tutt’un sentirsi ricompresi ed intrisi dalla bellezza di un lembo di territorio: il Trasimeno.”
Grazie a tutti per esserci stati ed aver condiviso questa esperienza di cammino e viaggio emozionale.

Louis

Alcune foto scattate dai nostri soci e amici, grazie Elena, Sperello e tutti quelli che hanno vissuto con noi questa esperienza di cammino

altre foto le puoi vedere qui

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Post scritto da Roberta…bello bello!!

“E anche per quest’anno, a modo mio, ho partecipato. È stata pioggia, è stato sole, è stata leggerezza, è stato gruppo, è stata aria, è stata libertà.
Grande esperienza, come ogni volta.
Due tappe, da Tuoro ieri a Monte del Lago oggi, 40km, sui crinali, nella boscaglia, fra le pozzanghere dei cinghiali e i poderi di chi ce l’ha. E il lago sempre laggiù, che da sopra sembra tutt’un altro.
Ho camminato bene, sto bene. Wow!
Grazie a tutti, grazie
L’Olivo e la Ginestra – Associazione Culturale, grazie Louis
Buon divertimento a chi prosegue Il girotondo e a chi, prima o poi, lo comincerà!

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