(contado di porta eburnea)
Questo piccolo castello di forma ellittica, ancora abitato, è situato
su di una collina a km.3 dalla strada maestra per castrum plebis,
attuale pievaiola. Se non fosse per le auto parcheggiate, in questo
luogo il tempo sembra essersi fermato al Medioevo: l’arco d’ingresso e
la cinta muraria intatta fanno si che le abitazioni sono tutte
all’interno del castello.
Le notizie più antiche di questo
insediamento si hanno solamente alla fine del XIV secolo, quando gli
abitanti chiedono e ottengono sgravi fiscali al consiglio di Perugia.
Il nome di san Paolo non deriva dall’adiacente chiesetta, ora in fase
di ristrutturazione e dedicata alla Madonna delle Grazie, bensì
all’antico monastero distante dal castello circa 500 metri.
L’attuale chiesa del monastero è ottocentesca, ma un documento, ora
smarrito, del 1134 attestava la fondazione della chiesa dedicata a San
Paolo, Santa Croce e Santa Mustiola, patrona di Chiusi. A quel tempo
questa porzione di territorio gravitava sotto l’influenza chiugina.
Ma la interessantissima cripta ci suggerisce una fondazione ancora più
antica (X-XI secolo) quando in questo luogo si insediò una comunità
benedettina.
La cripta ha tre absidi laterali, un’unica navata
divisa da 4 colonne, in un capitello vi è una iscrizione romana;
purtroppo è stata invasa dalle sostruzioni ottocentesche per innalzare
la nuova chiesa.
Dal 2004 vi risiedono due suore clarisse e il luogo è titolato con il dolce nome di “Eremo della vergine della tenerezza”.