(contado di porta sole)
Primo presidio etrusco al di là del Tevere, Arna diviene poi municipio romano, vi era anche un tempio dedicato alla Fortuna.
Vi restano delle cisterne romane situate sotto il castello e nei sotterranei di palazzo Baldelli.
La città d’Arna ha restituito diversi resti, il più importante è la testa di Hypnos, oggi al British Museum.
Durante l’alto medioevo Arna svanì, probabilmente fu messa a ferro e
fuoco con relativa rovina o durante il lungo assedio di Perugia
perpetrato dai goti, guidati da Totila(544-547) o durante lo sfondamento
longobardo del corridoio bizantino fino al Tevere(metà VIII secolo).
Poi le notizie riguardanti questo castello, se non bastasse questo, si
fanno ancora più ingarbugliate perchè molti storici confondono Civitella
con il vicino Castel d’Arno (vedi episodio 6).
Comunque sui resti
dell’antica città d’Arna i perugini nel XIII secolo erigono il castello,
che come era stato per gli etruschi, era il primo insediamento
fortificato oltrepassato il Tevere sulla strada regale di Porta Sole.
Nel tempo il castello e il vicino palazzo passa nelle mani di diverse
famiglie nobiliari: Nel ‘500 Civitella è appannaggio della famiglia
Anastagi, acerrimi nemici degli Alfani di castel d’Arno.
Gli Anastagi avevano raggiunto Perugia nel secolo precedente cacciati dalla città di Ravenna.
Nel ‘600 i possedimenti di Civitella passano nelle mani della famiglia
Sozi. Nel 1649 Sozio Sozi, portò a Perugia il novello ordine dei preti
dell’oratorio di S.Filippo, facendo erigere la chiesa sita in via dei
Priori e donando il palazzo di Civitella ai padri Filippini.
Altre famiglie subentrarono a Civiella col tempo: Degi Azzi, Spinola, Baldelli.
Attualmente all’interno del castello, sono abitati solamente tre
appartamenti, ma intorno a Civitella vi è una piccola ma vivace comunità
che si adopera da sempre in attività culturali.