(contado di Porta Sant’Angelo)
Situato a mezzacosta del Montecorona, del castello rimangono resti delle mura e del cassero circondati dal bosco in un’area privata.
Sportacciano si trovava di poco rialzato dal Tevere e a 2 chilometri dalla Badia di Montecorona. Insieme a Santa Giuliana, san Giuliano e Castiglioncello presidiava il Montecorona.E’ un castello di ultima generazione, le mura furono erette alla fine del Trecento a protezione della villa esistente.
Questa porzione di territorio è storicamente legata all’abbazia di San Salvatore di Monte Acuto, poi denominata appunto Badia di Montecorona, fondata nel 1008 da San Romualdo.
Ma è nel XVI secolo che raggiunse il suo maggior prestigio, quando diventò casa madre dell’ordine dei coronesi che trasformarono il loro territorio di duemila ettari in un vasta e moderna tenuta agricola.
E’ da questo periodo che il castello già non troppo abitato, a quel tempo vi vivevano circa 80 persone, incomincia a spopolarsi e la genteb va ad abitare le case coloniche della tenuta agricola poi caratterizzate dall’intonaco giallo.
A cavallo fra Seicento e Settecento in una di queste case coloniche, podere Casella, viveva con la sua numerosssima famiglia Giovan Battista Vinti detto Cassabanco, capostipite di molti del casato Vinti.
La tenuta dopo essere passata per molte mani, fra cui il cantante Beniamino Gigli, oggi è di proprietà della SAI.
