(contado di Porta Santa Susanna)
Nel 1006 il nobile tuderte Pietro degli Atti fonda sulla collinetta
circondata dalle paludi un piccolo monastero dedicato a San Savino che
già nel XIII secolo non esisteva più, probabilmente abbandonato a causa
della malaria.
Nel periodo medioevale San Savino era il capolinea
lungo la strada regale di porta santa susanna. Qui era in funzione una
barca-traghetto che, per evitare le paludi a nord del Trasimeno,
conduceva a Castiglione.
Nel 1310 il comune di Perugia decide di
fortificare il luogo dominato dalla possente torre triangolare. L’aria
doveva essere talmente insalubre che nonostante Perugia concedesse a
titolo gratuito dei casalini all’interno del castello, quasi nessuno si
offrì di abitare il sito.
Nel 1423 Braccio Fortebraccio ripristinò l’emissario artificiale già scavato in epoca romana bonificando finalmente la zona.
La barca-traghetto però non fu dismessa e continuò a esercitare fino al
XVII secolo perchè la zona bonificata non era ancora sicura perchè
infestata da briganti e malfattori che trovavano sicuro nascondiglio
nelle vicine boscaglie di Monte Buono.
Il maggior livello delle
acque rendeva difficile l’accesso al paese, pertanto soffrì meno
incursioni e saccheggi di altri castelli.
La cinta muraria è ben conservata e il monumentale torrione triangolare mantiene la sua imponenza.