contado di porta Santa Susanna
Castello di notevole importanza strategica posto su di un colle dominante la zona sud-ovest del contado perugino.
Il castello, propriamente detto, si presenta come un elegante palazzo
medioevale con la facciata ingentilita da bifore, la torre è stata
trasformata in campanile, la cinta muraria in gran parte sparita o
inglobata in successive costruzioni.
Già abitato in epoca antica,
secondo la tradizione fondato da soldati romani scampati alla battaglia
contro Annibale(217A.C.), divenne feudo di valvassori dei marchesi di
Toscana. Fra questi domini di Agello vi è anche Pietro(nella foto la sua
rappresentazione dipinta dal Perugino) che nel 965 erige sul Monte
Capraio, quella che diventerà l’abbazia benedettina di San Pietro in
Perugia. Più tardi questa famiglia prenderà il nome di Vincioli.
Nel 1186 l’imperatore Arrigo VI concede Agello ai perugini, tranne il palazzo che rimane ai feudatari.
Il castello di Agello, nel XIV secolo è uno dei più popolati del
perugino, oltre mille abitanti, quindi può nominare un podestà che lo
possa rappresentare e amministrare, diritto acquisito per i castelli con
più di cento fuochi(famiglie). Il podestà veniva rinnovato ogni sei
mesi.
Nello stesso periodo i Vincioli, Vinciolo e il figlio
Cecchino, perso ormai il loro feudo, si distinguono per essere sodali e
alleati con i Gabrielli di Gubbio ai danni del comune di Perugia.
Sulla scalinata che porta al castello vi è una simpatica scultura
dedicata a Michelozzo Michelotti(foto), questi era uno dei tanti nobili
cacciati dalla città che per ritorsione, nel 1390 tentò un piccolo
golpe mlitare e riuscì per mesi con i suoi mercenari toscani a tenersi
il castello di Agello. I Perugini, rimpossesatisi del luogo,
irrobustirono la fortificazione del palazzo-rocca che verrà poi
utilizzata dalla famiglia Oddi durante la sanguinosa faida con i
Baglioni alla fine del XV secolo.