CASTELLI E VILLE DEL PERUGINO: CASTELLEONE


(contado di porta San Pietro)

Castelleone, tuttora abitato, è uno dei castelli più integri del territorio. La cinta muraria è quasi completa. Nella via principale, che si trova fra le due porte ancora maestose, vi sono dei palazzi gentilizi: attualmente in uno di questi vi è una lussuosa attività ricettiva, in un altro vi nacque nel 1548 Napoleone Comitoli, uno dei vescovi perugini più duraturi, dinamici e influenti di tutti i tempi.
Il castello eretto dai perugini fra il XII e il XIII secolo in posizione di confine, fu più volte attaccato dalla rivale Todi, e nel 1311 venne da questa saccheggiato e messo a fuoco.
Nel secolo successivo subì la stessa sorte, quando nel 1410, Castelleone venne occupato dalle truppe di Braccio Fortebracci, ma dopo il 13 novembre quando il condottiero fu respinto dalla popolazione perugina con pietre, cenere e acqua bollente gettati dalle finestre, Braccio inviperito mise a ferro e fuoco Castelleone.
Il castello è posto su di un colle a metri 400 presso il Monte Perugia Vecchia, curioso toponimo che si venne a creare quando lo storico francescano del XVII secolo Felice Ciatti volle vedere nel sito dell’età del ferro di quel luogo, la primigenia fondazione della città di Perugia.
Inoltre Castelleone fu anche la base della brigata partigiana chiamata appunto Leoni. Il 6 marzo 1944 i nazi fascisti eseguono un rastrellamento in zona, circondando la brigata ai 5 cerri. Dopo una strenua resistenza dei partigiani dove alcuni di loro perdono la vita, viene ferito gravemente e fatto prigioniero il diciottenne Mario Grecchi, medaglia d’oro della resistenza divenuto il comandante della brigata, che verrà tenuto in vita da trasfusioni di sangue affinchè possa essere fucilato il 17 marzo presso il poligono di borgo xx giugno.